Dal 23 al 27 settembre in programma il workshop a Palazzo della Gran Guardia: sotto esame alcuni siti industriali abbandonati
Giunto quest’anno all’ottava edizione, Padova Architettura 2024 rappresenta l’occasione per offrire alla città stimolanti progetti di sperimentazione, trasformazione e innovazione sui temi dell’architettura e dell’urbanistica.
Il programma prevede la realizzazione di un workshop a porte aperte con architetti italiani ed esteri, seguito dalla mostra dei progetti realizzati.
L’evento è organizzato dall’Associazione culturale Di Architettura in collaborazione con l’Assessorato alla cultura e l’Ordine degli architetti di Padova.
Come consuetudine vengono analizzate specifiche aree urbane che presentano problematiche e caratteristiche distintive. Il tema di quest’anno riguarda quattro siti industriali abbandonati: si tratta dell’area “ex Dialcos” in zona Bassanello, l’area “ex Pilli” a Pontevigodarzere, le aree “Campo di Marte” ed “ex Bondi” presso la Fiera di Padova.
Secondo i dati Istat, le aree industriali dismesse nel nostro paese rappresentano circa il 3% del territorio nazionale corrispondente ad una superficie di nove mila chilometri quadrati, dei quali circa il 30% è localizzata in aree a media o elevata urbanizzazione. La riconversione di queste aree può rappresentare un’opportunità per il territorio, basti pensare alla necessità di nuove aree verdi o di spazi dove allocare servizi a volte mancanti, il tutto senza consumo di suolo e in un’ottica di uso circolare degli spazi.
L’obiettivo della manifestazione è duplice: da un lato conferma la validità dell’approccio progettuale-architettonico nella comprensione dei contesti urbani e delle loro necessità. Dall’altro, i progetti sviluppati dagli architetti invitati dimostrano l’importanza di mantenere un approccio critico e razionale verso la città, al fine di favorire un’evoluzione precisa verso una forma coerente e funzionale alle esigenze della cittadinanza.
Il workshop a porte aperte permette ai cittadini di osservare da vicino il lavoro dei team di progettazione, fornendo loro l’opportunità di osservare i luoghi in cui vivono sotto una luce diversa, prendendo coscienza della necessità di una costante cura della città per renderla completamente vivibile e fruibile.
Il workshop vede protagonisti quattro gruppi di progettazione, tre dei quali hanno come capogruppo una donna: sono architette e docenti di architettura che arrivano da Milano, Brescia e Berlino, vincitrici di numerosi premi di architettura. Il quarto è lo studio Feld72 con sede a Vienna, vincitore della Medaglia d’Oro all’Architettura nel 2018. Ad ogni gruppo è stata affidata un’area.
Si tratta di:
- Giulia De Appolonia, fondatrice dello studio GDA – Officina di Architettura di Brescia, con gli architetti Francesca Settembrini e Ana-Maria Aionesei.
Area in esame Ex Dialcos. - Lo studio FELD72 di Vienna con gli architetti Marino Fei, Michael Obrist, Lea Töchterle, Peter Zoderer.
Area in esame ex Pilli. - Antje Freiesleben, dello studio di architettura Modersohn&Freiesleben di Berlino. Al suo fianco Prof. Johannes Modersohn, RPTU Kaiserslautern, e gli studenti Sarah Wanke, Tobias Becker, Maurice Denechaud e Jonas Schuh.
Area in esame Campo di Marte. - Raffaella Neri, docente di progettazione architettonica al Politecnico di Milano, affiancata da Claudia Angarano, Silvia Binetti, Katharina Stepper, Ludovica Landi.
Area in esame Ex Biondi.
I progetti che verranno donati alla città di Padova forniscono strumenti essenziali per comprendere le criticità delle aree di studio e permettono allo stesso tempo di immaginare la loro forma futura,
non solo in base alle peculiarità architettoniche, ma anche alle necessità di quel territorio.
“Qualunque sia il risultato progettuale, questa fase di analisi permette una profonda comprensione del tessuto urbano, dotando la cittadinanza e l’amministrazione comunale di preziosi strumenti per agire in futuro in maniera programmatica e consapevole”, precisano gli organizzatori dell’Associazione Culturale Di Architettura.
La presentazione dei lavori è in programma venerdì 27 settembre alle ore 17.00.
Moderano gli architetti Klaus Theo Brenner di Berlino e Gino Malacarne, professore ordinario in Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura dell’Università “Alma Mater” di Bologna.
I progetti saranno esposti in mostra a Palazzo della Gran Guardia, in Piazza dei Signori a Padova, dal 28 settembre al 3 novembre 2024.
In occasione del workshop la Sala del Consiglio della Gran Guardia ospita due opere dell’artista Anna Piratti: l’installazione Fondamenta e Nulla è come sembra, un’opera su tela con elementi in rilievo, esposta per la prima volta nel 2022 al Museo di storia della fisica Giovanni Poleni di Padova. Il dipinto evoca la forza silenziosa e apparentemente invisibile – bianco su bianco – che si manifesta ogni giorno sotto i nostri occhi assumendo forme e linguaggi diversi.
“Con il gioco della luce l’opera muta, così come muta la percezione dei nostri sensi al variare degli elementi che ci circondano e del punto di osservazione” afferma l’artista “è un invito a chi osserva a esplorare il dipinto in modo dinamico”.
Un dettaglio dell’opera è presente nel manifesto di Padova Architettura 2024.
Per informazioni:
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